Minstrel in the gallery – Jethro Tull
Formazione Jethro Tull (1975)
- Ian Anderson – voce, flauto traverso, chitarra
- Martin Barre – chitarra
- Jeffrey Hammond – basso
- Barriemore Barlow – batteria
- John Evan – organo, pianoforte
Traduzione Minstrel in the gallery – Jethro Tull
Testo tradotto di Minstrel in the gallery (Anderson) dei Jethro Tull [Chrysalis Records]
The minstrel in the gallery
looked down upon the smiling faces.
He met the gazes observed the spaces
between the old men’s cackle.
He brewed a song of love and hatred
oblique suggestions and he waited.
Il menestrello nella galleria
guardò dall’alto in basso facce sorridenti.
Incontrò gli sguardi osservò gli spazi
tra le risate fragorose dei vecchi
Preparò una canzone di amore e odio
suggerimenti indiretti e rimase in attesa.
He polarized the pumpkin-eaters
static-humming panel-beaters
freshly day glow’d
factory cheaters
(salaried and collar-scrubbing).
He titillated men-of-action
belly warming,
hands still rubbing on the parts
they never mention.
He pacified
the nappy-suffering, infant-
bleating one-line jokers
T.V. documentary makers
(overfed and undertakers).
Sunday paper backgammon players
family-scarred and women-haters.
Attrasse l’attenzione dei mangiatori di zucche,
dei lavoratori del metallo che ronzano elettricità.
Operai di fabbriche, ingannevoli,
freschi di tute fluorescenti
(salariati, che si sfregano il colletto)
Stimolò gli uomini d’azione
con la pancia al caldo,
le mani che massaggiano quelle parti del corpo
che non si nominano mai.
Mise tregua fra i comici dotati di battuta
fulminante, ancora col pannolino,
urlanti come dei neonati,
e i produttori di documentari per la Tv
(sovralimentati e intraprendenti).
Giocatori di backgammon della domenica,
misogeni, pieni di cicatrici inferte dalla famiglia
Then he called the band down to the stage
and he looked at all the friends he’d made.
The minstrel in the gallery
looked down on the rabbit-run.
And threw away his looking-glass
saw his face in everyone.
Poi chiamò la band giù sul palco
e guardò tutti gli amici che si era fatto.
Il menestrello nella galleria
gettò un’occhiata sulla conigliera umana
E buttò via il suo specchio,
perché poteva vedere in ognuno la propria faccia
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